VI Edizione
Visita il sito dell'evento.
Ischia 20 – 27 settembre 2020
Napoli 1 – 3 ottobre
L’associazione culturale InSophia, ente no-profit ideatore del festival, in collaborazione con il Comune d’Ischia, il Comune di Napoli, il CRF – Centro Internazionale per la Ricerca Filosofica, l’Università di Toronto, Mississauga (dipartimento di Visual Studies), con il patrocinio del Circolo G. Sadoul, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, della FISP (Federazione Internazionale delle Società Filosofiche), del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, sono lieti di annunciare la sesta edizione del festival internazionale di filosofia “La Filosofia, il Castello e la Torre – Ischia and Naples International Festival of Philosophy 2020” che si terrà a Ischia dal 20 al 27 settembre e a Napoli dal 1 al 3 ottobre 2020.
Call for papers: Tempo
Dopo la quinta edizione dedicata al tema “Dio”, il festival focalizza la propria capacità di riflessione sul concetto di “Tempo” come cifra del rapporto ontologico, gnoseologico ed etico tra gli esseri viventi e il mondo.
Il tempo è un’unità di misura, un paradigma di relazione che determina il principio o la fine degli accadimenti. Esso è orizzonte esistenziale per eccellenza del sentire umano, in cui la vita si lascia attraversare come unità concettuale divenendo evento: i minuti, le ore, gli anni, i secoli e i millenni rappresentano una dimensione e una quantità simbolica, prossima o distante, lungo la quale inscrivere l’esistenza dal concepimento alla morte, e oltre.
Passato, presente e futuro sono le categorie in cui le nostre azioni vengono ordinate. Quando la vita biologica è letta secondo queste categorie, diviene esistenza, storia, evoluzione.
Declinata nel divenire, l’esistenza si accorda a un continuum temporale la cui tridimensionalità viene ogni volta raccolta nelle nostre azioni e nelle nostre scelte, in un tentativo di placare l’eterno dissidio di chi guarda solo al passato, divenendo nostalgico, o di chi solo al presente divenendo superficiale, o di chi solo al futuro divenendo ansioso.
Nel tempo il corpo si evolve, si modifica divenendo un indicatore di segni, di cambiamenti e di attività organiche. Queste variano d’intensità, componendo l’identità (anche visiva) del nostro corpo per l’altro: essere giovani o anziani corrisponde ad una attività cellulare tipica di tutti gli esseri viventi. Allo stesso modo, nella speciale materia della mente umana, e quindi nel cervello come centro di attività intellettive, persistono una quantità di accadimenti che, ordinati e trattenuti in griglie spazio-temporali, costruiscono la memoria, quel solido patrimonio attraverso cui le generazioni e quindi le comunità determinano l’apertura o la chiusura al divenire.
Ma nella stessa mente umana il concetto di tempo è ripensato assieme a quello d’infinito, dove le categorie da noi costruite cambiano di senso. Come intendere questa esigenza e la necessità, all’apparenza invalicabile, di concepire un’unità che trascende il tempo e, in un certo senso, lo ospita come sua struttura portante?
Il relativismo etico pone il concetto di tempo sotto una luce diversa, cercando di collocare l’essere umano in infiniti centri di relazione intorno ai quali far ruotare un pensiero e un tempo assoluti. Le generazioni cambiano nelle relazioni e i tempi insieme alle generazioni. Esse si costituiscono in maniera dinamica divenendo portatrici di cambiamenti, di spazi di apertura o chiusura morali ed etici.
I tempi sono espressione necessaria della nostra pluralità individuale e collettiva ed è proprio su questa pluralità che il festival pone l’accento.
Da queste considerazioni scaturiscono le seguenti domande:
È giusto dire – alla luce di una logica della trasformazione e del divenire immanenti – che ognuno ha i suoi tempi e che, nella differenza essenziale ed esistenziale dello spazio della progettazione, ogni individuo ha il diritto di porsi al centro dell’esistenza collettiva?
I tempi dell’evoluzione, ma anche il nuovo concetto d’infinito, rimettono in un senso nuovo l’essere umano al centro dell’universo o, al contrario, lo relegano sempre ai margini di un limite costitutivo?
La tecnologia e la scienza stanno ridiscutendo profondamente la nozione di tempo fin quasi al suo annientamento nell’iper-accelerazione tecnica o nell’approfondirsi delle misurazioni scientifiche in campi prodotti da interazioni prive di tempo. Nel far questo, esse stanno progressivamente mettendo in luce o in ombra l’aspetto “umano-centrico” del tempo?
Nella cornice di questi profondi ripensamenti gli esseri umani saranno capaci di unirsi in una visione condivisa della propria esistenza, senza distinzioni, appartenenze e fanatismi, per regolare al meglio il proprio agire?
Oppure anche solo l’idea di un tempo che ci tiene tutti uniti è un’illusione?
Fino a che punto si può oggi dire che il tempo non esiste?
Quanto e quale tempo resta ancora a noi, esseri umani, e al nostro pianeta?
Sezioni e aree d’intervento
Il festival apre la riflessione a tutti i saperi, dalla filosofia alla fenomenologia, dalla storia dell’arte alla psicologia, dalla biologia alla fisica, tutti gli interventi con un contributo riflessivo critico e coerente con la call for paper verranno presi in considerazione per le sessioni conferenza (che si terranno ad Ischia dal 24 al 27 settembre 2020).
La capacità di comunicare a tutti il sapere acquisito negli anni di ricerca è fondamentale per essere selezionati.
Sotto le aree di riferimento cui indirizzare la propria proposta di partecipazione:
Tempo e storia: Memoria, narrazione, identità.
Essere il tempo: Temporalità e soggettività tra filosofia, psicologia e scienze cognitive.
Immagini del tempo: Metafore, rappresentazioni, oggettivazioni nelle arti visive e nella letteratura.
La fine dei tempi: Il tempo della terra: catastrofismi, millenarismi, escatologie.
Senza presente: Visioni del futuro tra arte, scienza, filosofia e social media.
A spasso nel tempo: Il viaggio nel tempo tra fisica, cinema e letteratura visionaria.
Il tempo del sogno: La costruzione dell’identità umana dal mito all’antropologia.
Il tempo e la musica: Ritmo, silenzio, tempi e pause dal mondo musicale antico alle espressioni contemporanee.
I tempi della vita: Le trasformazioni del vivente tra biologia, evoluzione e innovazione.
Domare il tempo: Elogio della lentezza vs. elogio dell’accelerazione.
Il tempo della cura: La cura dell’altro nelle scienze filosofiche, sociali, pedagogiche e psicologiche.
Non-conventional Philosophy:
Sezione di taglio divulgativo rivolta a studiosi, poeti, letterati, scienziati, disposti a coinvolgere il pubblico in una discussione aperta e no filter in luoghi convenzionali e non.
Time Talks: Parole sul tempo.
Street-Philosophy: Sei un filosofo abituato a discorrere della madre delle scienze come faceva Socrate, in piazza, per strada? Mandaci un abstract.
Procedure per l'invio delle risposte
Lingua: Italiano, Inglese
Le proposte di relazione (della lunghezza massima di 1000 parole), insieme ad una breve nota autobiografica (si prega di specificare l’attuale provenienza istituzionale o, se non si è impegnati in una posizione accademica, la sede dove si è concluso l’ultimo percorso di ricerca/studio), dovranno essere inviate entro il 5 Aprile 2020 a: info@lafilosofiailcastellolatorre.it – direzione@lafilosofiailcastellolatorre.it – mirelliraffaele@gmail.com
Si prega di inviare la breve biografia (massimo 10 righe) in un file a parte. Si prega di inviare file in formato *.doc o *.odt, non dunque in formato *.pdf.
Ciascuna relazione avrà a disposizione 20 minuti, più 10 minuti per la discussione. Sono ammesse relazioni in italiano e inglese. Sono gradite anche le proposte di panel.
Ogni panel dovrà consistere di 3 o 4 relazioni su un tema comune. Il responsabile del panel, che può anche essere uno dei relatori, ha il compito di introdurre e guidare la discussione. La proposta di panel deve includere gli abstract di ciascuna relazione e una introduzione di una lunghezza massima di 300 parole.
Si prevede il pagamento di una tassa di registrazione per i relatori. Verranno, inoltre, proposte soluzioni per il pernottamento sull’isola nella settimana dei lavori.
Quest’anno è prevista una pubblicazione degli atti.
Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa del festival o il direttore scientifico, scrivendo ai seguenti indirizzi:
– info@lafilosofiailcastellolatorre.it;
– direzione@lafilosofiailcastellolatorre.it;
Sul sito ufficiale potrete trovare inoltre tutte le info per inviare le proposte che comprendono anche la Summer School of Humanities e il Yuong Thinkers Festival.
Pagina FB: La Filosofia il Castello e la Torre
Instagram: @lafilosofiailcastelloelatorre